Connettiti con noi

News

Roma, i troppi infortuni sono un tabù (?)

Pubblicato

su

Roma

I numerosi infortuni non traumatici hanno fatto accendere la lampadina

La nostra redazione ha avuto modo di contattare diversi preparatori atletici e tutti ci hanno dato, più o meno, la stessa risposta alle domande poste relativamente alle diverse defezioni fisiche dal punto di vista muscolare. Sul web impazzano i commenti sui “campi di Trigoria” ma la verità risiede altrove.

Il lavoro di preparazione atletica di quest’anno è ben diverso da quello delle stagioni scorse essendoci un mondiale di mezzo che interrompe le ostilità nazionali per un mesetto; le squadra hanno dovuto quindi spingere fin da subito giocando un numero di partite mai viste in questa parte di stagione. Il riposo per un atleta, è fondamentale e scendere in campo ad alti livelli ogni tre giorni (con una preparazione intensiva alle spalle) non giova agli atleti.

Secondo punto, l’agonismo che contraddistingue Josè Mourinho che cerca di far dare il massimo ai propri giocatori. Questo assunto si presta, ovviamente, a scenari negativi perchè pur di non sfigurare e partecipare alla causa giallorossa, si scende in campo anche quando non ci si sente al 100% della condizione fisica. Solo i calciatori di grande personalità riescono ad influenzare le scelte dell’allenatore; lo scorso anno Tammy Abraham e quest’anno Lorenzo Pellegrini pur di giocare sono scesi in campo non in piena condizione (il secondo infatti si è dovuto fermare ed ha lasciato il ritiro della Nazionale), il britannico in quel periodo non ha espresso per ovvi motivi il suo standard di rendimento. Diverso il discorso di Paulo Dybala che non ha voluto forzare ulteriormente il flessore e contro l’Atalanta si è potuto accomodare in tribuna, con buona pace di tifosi e allenatore.

Non essere al top della condizione pregiudica, ovviamente, le prestazioni in campo che invece necessitano del massimo supporto. A tutti piace ricordare lo stoico Julio Sergio che contro il Lecce si accomdò seduto con la schiena appoggiata al palo letteralmente in lacrime; bello da vedere ma pericolosissimo durante una gara ufficiale perchè qualora fosse arrivato un tiro in porta non sarebbe andato per niente bene.