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Roma, ribaltone e polemiche. Sabatini attacca Mourinho

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Una Roma di cuore ribalta lo svantaggio iniziale delle Salernitana. Decisivi i cambi, Perez e Smalling decidono la vittoria


(La Gazzetta Dello Sport – Massimo Cecchini) – Una Roma operaia ribalta la partita contro la Salernitana e blinda il 5° posto. I giallorossi sono cosi, non offrono un gioco spumeggiante ma hanno carattere. In 208 secondi ribaltano il match, sfruttando da manuale i piazzati. Un giorno non banale visto che in panchina si rivede anche Spinazzola. Una domenica speciale davanti a 64mila tifosi bollenti. Non sono da meno le accuse di Sabatini alla panchina della Roma e sulla punizione da cui è nata la rete del 2-1, oltre alle scuse di Mou per spegnere il caso.

Panchina per Zaniolo, Mourinho opta per Felix. Kumbulla e Ibanez sono spesso alti per dare sbocchi alla manovra che parte dai piedi di Sergio Oliveira. C’è anche Cristante a supporto di Mkhitaryan. Mentre Karsdorp e El Shaarawy provano a dare brio con le loro cavalcate.

Il gioco della Roma si vede poco, infatti Sepe deve intervenire un paio di volte ostacolando i tiri da fuori di Mkhitaryan e Oliveira. Difronte una Salernitana duttile che passa dal 3-5-2 al 4-4-2 nelle sortite offensive, pochi spazi e la Roma si innervosisce. Al minuto 22 della gara arriva la svolta. Radovanovic, complice anche una barriera che si frantuma, beffa Rui Patricio da calcio piazzato. Al 34′ la Roma reclama un rigore per un fallo di Obi su Mkhitaryan. Al 41′ Gyomber atterra Felix, l’arbitro prima assegna il penalty, poi lo toglie perché fuori area.

Mourinho si affida alla panchina. Passa prima al 4-2-3-1, poi al 4-3-3 rischiando di lasciare molto campo e spazio agli avversari. Il più incisivo è Zaniolo che sfiora il gol tre volte. Kastanos ha la possibilità di fare 0-2 ma Perez, anche lui subentrato, buca l’angolino con un bel sinistro. Poi ci pensa Smalling a deviare sotto misura la punizione battuta da Veretout.