Quello segnato ieri da Stephan El Shaarawy contro il Napoli è il 15° gol segnato dalla Roma nell’ultimo quarto di gara
(Corriere dello Sport Roma-Roberto Maida) – Alla Roma non manca il carattere. Uno, due e tre episodi possono essere circostanze fortuite ma quando diventano quindici no. In questo senso la squadra ha assimilato la mentalità che chiede Mourinho in ogni allenamento, in ogni spogliatoio: mai darsi per vinti. Solo cosi si spiegano i 15 gol segnati nell’ultimo quarto d’ora di gioco. La rete di El Shaarawy targato al Maradona è l’ultimo di una lunga serie che non ha eguali in Serie A. Dopo il 90′ la Roma ha segnato 7 volte in questo campionato. Merito anche alla panchina, contro la Salernitana era stato Carles Perez mentre ieri El Sha.
Senza un’anima la Roma non sarebbe mai arrivata a 12 partite senza mai perdere. In tre trasferte, per esempio, ha rimediato allo svantaggio nel recupero: Sassuolo, Udinese e adesso Napoli. Tre pareggi, tre punti che magari non stravolgono la classifica ma aiutano nelle certezze. La forza di reagire non basta per la Champions League che dista ancora 5 punti e davanti c’è un calendario terribile. Per come si era messo contro la Juventus, nella dolorosa sconfitta all’Olimpico, è un risultato sorprendente.
Il pareggio di Napoli è un ottimo segnale in vista della semifinale di Conference contro il Leciester. La Roma concede pochissimo in difesa: nelle ultime sette giornate ha subito un solo gol su azione, quello di Molina contro l’Udinese. Progressi anche sul piano del gioco: il secondo tempo allo Stadio Maradona, la ricerca ossessiva in profondità per Zaniolo ha lasciato spazio ad un fraseggio più ragionato.
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