Il Torino sta cercando una soluzione con la Juve per trattenere Mandragora. La Roma è in pole in caso di mancato accordo, segue la Fiorentina
(Tuttosport – Marco Bonetto) – L’appuntamento con la tagliola, diciamo così, è fissato per venerdì prossimo alla mezzanotte. Allorché scadrà il diritto di riscatto a favore del Torino per l’acquisto (dalla Juventus) di Mandragora. Diritto libero, ma prezzo convenuto: 14 milioni, come da intese messe nero su bianco nel gennaio del 2021, quando il Torino prese in prestito oneroso con una formula contrattuale particolarmente complessa, articolata su una doppia tipologia.
In queste ultime settimane si è ripetutamente scritto di un Torino a caccia non di uno sconto, ma di uno scontone. E sono anche emerse le cifre fin qui evocate dai vertici granati nei ripetuti colloqui già avvenuto col ds bianconero Cherubini. Cairo e Vagnati finora hanno fatto circolare la disponibilità a mettere sul piatto 7,8 milioni. Si può immaginare che la Juventus accetti, oggi come oggi, di fare un sconto di 6,7 milioni? Il 50% o giù di lì? Non è realistico. Anche perché il ragazzo ha comunque più squadre alla finestra. La Roma in testa, con mezzo centrocampo in vendita. Alle spalle, la Fiorentina.
Il Torino ha una strategia e l’ha già anche fatta filtrare nell’ufficio di Cherubini. Man mano che si avvicinerà la scadenza del 17, il club lavorerà per ingaggiare Mandragora di nuovo in prestito onoroso, ma stavolta con un riscatto obbligatorio da far maturare nel ’23 a condizioni molto più abbordabili.
Se il club bianconero si presenterà ai summit col Torino prima di venerdì con offerte concrete di altre squadre di livello tale da poter convincere anche il giocatore (e qui dobbiamo riproporre innanzitutto il nome della Roma) la risposta di Cherubini sarà scontata. Detto in parole povere: Mandragora ce lo teniamo e poi vedremo.
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