L’allenatore portoghese non ci sta e non vuole sentire parlare di eliminazione. Strada in salita ma Mou resta ottimista.
(La Gazzetta dello Sport – Andrea Pugliese) – Adesso è francamente dura. Almeno per il primo posto, almeno per la qualificazione diretta. Ma Mourinho non vuole sentir parlare di bandiera bianca, né di “eliminazione” comoda per concentrarsi sul campionato.
“Dobbiamo essere realisti, il primo posto non è più il nostro obiettivo – dice il portoghese –. Dobbiamo pensare al secondo posto, con il rischio di prendere una squadra forte che scende dalla Champions. Ma tra questa opportunità e il fatto di finire terzi o quarti e uscire dal torneo io scelgo la prima ipotesi. Alla fine sarà decisiva l’ultima gara, quella con il Ludogorets”.
Quel gol finale di Luiz Henrique complica maledettamente tutto. Anche dal punto di vista del morale. Anche perché la Roma le occasioni le ha avute, anche per vincere la partita. “Loro hanno sicuramente più qualità tecnica di noi e lo hanno dimostrato soprattutto nel corso del primo tempo, in cui ci hanno messo in difficoltà. Ci hanno fatto correre a vuoto, sono stati bravi nel far girare la palla, nel possesso. Ma la sconfitta fa male, perché nonostante questo abbiamo avuto più opportunità di loro, basti pensate alla traversa di Zaniolo, alla parata di Bravo su Dybala, poi alle due occasioni del secondo tempo, in particolare quella di Cristante. E l’altra contraddizione è avere preso gol mentre loro pensavano a gestire e portare a casa il punto. Il pareggio sarebbe stato più giusto”
