(La Gazzetta dello Sport – Francesco Pietrella) – Intervista a Joao Tomas, primo centravanti di Josè Mourinho.
Ricorda il primo allenamento di José?
“Impossibile dimenticarlo. C’erano decine di conetti sparsi per il campo, uno strano silenzio e tanta curiosità. Avevamo sentito parlare di questo ragazzo che seguiva Robinson dappertutto, con un quadernetto a righe per prendere appunti. Fui uno dei primi con cui parlò”
La famosa trasformazione…
“Sapeva tutto. Mi spigò cosa si aspettava da me. “Sei giovane, hai un bel tiro, ma fin qui non l’ha visto nessuno. Che vogliamo fare?”. In tre mesi con lui ho segato 8 gol e ho guadagnato anche la nazionale”
La partita che la lega di più a lui?
“Ne cito due: la tripletta al Vitoria Guimeras e i due gol allo Sporting. Due settimane da Dio. Prima del derby mi ero fatto male, entrai a partita in corso e infine una doppietta. José fece uno scatto di trenta metri per abbracciarmi. Scivolammo insieme sul prato di un Da Luiz strapieno. Ancora oggi ho i brividi”
Un aneddoto che la fa sorridere?
“Riguarda Maniche, un suo fedelissimo. Una volta giocò con sufficienza una partitella contro l’Under 19 e venne espulso. Mou era sugli spalti, incazzato nero. Chiamo sul cellulare uno del suo staff dicendogli “fate fare a Maniche due giri di campo”. Il giorno dopo, davanti a tutti, disse che Maniche si sarebbe allenato con la squadra B. Lui, incredulo, chiese spiegazioni: “Se impieghi 45′ per correre 800 metri, sei fuori forma” Maniche tornò trasformato”
L’avventura al Da Luz durò solo nove partite
“Il Benfica cambiò presidente e José non fu confermato. Peccato. Ricordo una persona simpatica, energica, ossessionata dal lavoro. Arrivava al campo alle 9 e se ne andava alle 19. Per lui i colloqui individuali sono tutto. Ha un gran senso dell’umorismo, poi. Lo vedevamo come uno di noi”
Vi siete più sentiti?
“Spesso. Gli ho promesso che verrò a trovarlo a Roma”
A proposito: con lui Dybala è rinato.
“Gli avrà fatto qualche discorso motivazionale. Con me funzionò”