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Ira Mourinho contro arbitro e Var

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Dopo il pareggio contro il Napoli le parole di Mourinho non sono state al miele nei confronti del direttore di gara

(La Gazzetta dello Sport-Massimo Cecchini)- Un Josè Mourinho scatenato nel post gara, il portoghese prende di mira l’arbitro Di Bello. Parole che accendono sicuramente gli animi. Le sue dichiarazioni: “Mi sembra impossibile uscire da qui con un risultato positivo, nonostante la mia squadra abbia giocato non bene, ma benissimo. Dopo la partita di giovedì e contro una grande squadra come il Napoli, questo match sembrava l’Everest, ma abbiamo avuto qualità, carattere, condizione fisica e mentale assolutamente incredibile. Volevamo di più ma è stato impossibile. Nel calcio tutte e due le squadre hanno il diritto di vincere le partite, che lottino per lo scudetto, il 5° posto o la salvezza. Stavolta ci è stato tolto questo diritto”

Prosegue dicendo: “Il campionato si decide anche se gli arbitri sbagliano a favore delle squadre che giocano per lo scudetto. Stavolta sembrava per noi impossibile vincere questa partita, anche se non voglio parlare troppo. In qualche momento della gara ho sentito anche vergogna ad essere lì”

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Per l’allenatore della Roma pesano gli errori in alcuni episodi: “Ne potrei raccontare di più, ma dico solo un paio di cose: manca un’espulsione a Zanoli per una seconda ammonizione che sarebbe stata in tutti i campi del mondo. Poi il fallo non fischiato a Zaniolo su Meret è rigore, ok che il portiere fa la parata prima, ma dopo la palla è lì libera per Nicolò e c’è il contatto con il portiere. In generale, a me basta un po’ di rispetto. A Trigoria lavoriamo tanto in settimana. Con una squadra in costruzione, non siamo stati bravi a sufficienza per lottare per lo scudetto, ma vogliamo avere il diritto di vincere la partita. Purtroppo per il calcio c’erano Di Paolo e Di Bello. Con questo arbitro sono 10 partite che non vinciamo. Sempre Di Bello in ogni partita ha dato il giallo a Zaniolo, per il quale poi arriva il momento di frustrazione. Ho avuto paura di finire in dieci, per questo ho fatto uscire Nicolò. Siamo fortunati che non ha trovato nulla nell’azione della nostra rete. Il prossimo anno torneremo qui. Speriamo di non ritrovare Di Paolo e Di Bello”