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Dybala, 21 minuti mondiali per Mou

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Rizzitelli

Contro la Croazia, Paulo ha debuttato in Qatar con l’Argentina. Il tecnico della Roma lo ha chiamato e lo aspetta a Roma.

(Il Messaggero – Stefano Carina) –  Sedici minuti più 5 di recupero. Tanto sono bastati a Dybala per tornare a sentirsi un calciatore. Perché al di là dei sorrisi dispensati ai media argentini, alle esultanze saltando come un forsennato nello spogliatoio o in panchina ai gol dei compagni di squadra, uno come Paulo è vivo soltanto quando gioca. Anche se entra sul 3-0 a partita ampiamente archiviata.

Possibile che un calciatore dalle qualità di Dybala non giochi mai? Un quesito al quale proprio la Naciòn nelle ultime ore ha provato a dare una spiegazione, riprendendo un’esilarante teoria elaborata da un utente di Twitter che ha iniziato a spopolare in Argentina dopo la vittoria contro l‘Olanda.

E ciò che ha attirato l’attenzione è stata l’inaspettata somiglianza che il figlio di Scaloni ha con Paulo. Da lì è partorita la fantomatica teoria che l’attaccante della Roma sia il figlio di Scaloni venuto dal futuro e che abbia perlopiù il compito di guidarlo nelle scelte per non interrompere la linea temporale con conseguente eliminazione dell’Argentina. Un sorriso che si è unito a quello di Paulo finalmente impiegato in Qatar.

L’argentino diventa cosi l’ultimo giocatore della Roma a prendere parte ad una finale di Coppa del Mondo. Gli ultimi furono De Rossi, Perrotta e Totti nel 2006 nel successo azzurro a Berlino.

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