Roma-Bodo. In conferenza stampa, al posto dell’allenatore Kjetil Knutsen, hanno parlato i due giocatori Hoibraten e Saltnes.
Proprio il centrocampista Saltnes ha parlato della squadra senza Knutsen e dell’atteggiamento dei tifosi giallorossi, che potrebbero cercare di sabotarla in tutti i modi.
Sui social i tifosi condividono l’indirizzo del vostro albergo.
“Sono abituato alla confusione, andrà tutto bene. Ho i tappi per le orecchie, quindi sono preparato in caso qualcuno si metta a suonare il clacson o a urlare“.
La Roma ha offerto un solo campo sintetito al Bodo per allenarsi, quindi la Lazio ha aperto le porte di Formello. Questa cosa ha fatto scalpore in Italia.
“Sia in Norvegia che altrove, anche a Sofia, ci siamo allenati sul campo di un’altra squadra per avere condizioni di allenamento ottimali. Abbiamo dovuto allenarci sull’erba in vista di questa partita e abbiamo avuto l’opportunità di farlo. Ci sono state alcune reazioni, ma se cerchi una provocazione in qualsiasi cosa alla fine la troverai“.
Anche dopo la partita dell’ultima settimana?
“Sì, abbiamo parlato di quello che è successo. Oltre a questo ci siamo preparati come al solito, controlliamo quello che possiamo controllare e non vediamo l’ora di giocare la partita, è un’opportunità fantastica. Siamo qui per divertirci e goderci questo momento“.
Cosa cambia senza Knutsen?
“La preparazione è la stessa, il 99% della preparazione avviene prima, per cui non c’è motivo di preoccuparci. Siamo pronti“.
Ci sono stati dei disordini attorno all’albergo?
“No, tutto normale“.
Cosa ti aspetti per te dalla partita di domani?
“Sono contento che sia uscita la Roma nel sorteggio e che magari potrò giocare, a differenza dell’ultima volta“.
Sul tema della sicurezza.
“Siamo contenti di avere tante persone con noi, ma non siamo spaventati”.
Si dice che i tifosi abbiano raccolto 6000 euro per fare delle mascherine con la faccia di Knutsen.
“Trovo che sia fantastico. Se non fossi stato un giocatore avrei fatto sicuramente il tifoso. Sono un po’ invidioso di chi può trascorrere la Pasqua qui a Roma“.
Avete paura per la sicurezza dei tifosi?
“No, sarebbe stato spiacevole. Conosco gente che viene qui con i figli, se dovessero sentire che questo clima toglie entusiasmo sarebbe spiacevole. Ai miei occhi, sarebbe un vero peccato se questo clima avesse la conseguenza che i tifosi che vengono qui per godersi il fantastico momento e lo sport, possano invece vivere un’esperienza peggiore. Penso che sia un peccato e una cosa non necessaria, ma da parte mia non cambia molto. Sono qui per giocare a calcio“.