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Calciomercato

Pinto: “Roma, obiettivo zona Champions.”

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Pinto: “Mourinho e i giocatori sanno che si deve fare molto di più. Financial Fair Play giusto, ma così il mercato è difficile. Frattesi? Non si può. I colpi di gennaio saranno Dybala e Wijnaldum”

Da dirigente, oltre alla coppa della Conference in bacheca, vado orgoglioso di altri aspetti”- intervistato da Andrea Di Carlo, ecco le sue parole:

Quali?

“Essere tornati a vincere migliorando notevolmente e costantemente la rosa. Ma nel contempo riducendo di 25 milioni un monte ingaggi molto alto, salutando decine di giocatori non più funzionati senza pagare milioni e milioni di incentivi all’esodo come avveniva in passato, portando tanti nostri ragazzi in prima squadra grazie a un lavoro in profondità sul settore giovanile, rimodernando le strutture a Trigoria, creando nuovi campi di allenamento, sistemando gli organigrammi, ricostruendo un dipartimento di scouting e di match analysis, investendo nel calcio femminile. Intorno alla vittoria della Conference c’è stato tanto altro”.

Sul miglioramento della rosa c’è chi non è troppo convinto…

“Ognuno può avere l’opinione che vuole, ma la verità è che la squadra in ogni sessione di mercato è diventata più forte. Nell’ultimo anno e mezzo sono stati acquistati 14 giocatori. Dal loro arrivo i Friedkin hanno investito sul mercato circa 150 milioni di euro. Lo scorso anno la Roma è stata la squadra che ha speso di più in A: circa 90 milioni, di cui 40 per Abrahan Quest’anno sono arrivati Dybala, Wijnaldum, Matic, Belotti. Se avessimo detto ai tifosi due anni fa che sarebbero arrivati Mourinho e questi giocatori, non ci avrebbero creduto. E infatti l’entusiasmo intorno alla Roma è esploso”.

Tutti i giocatori acquistati hanno avuto il benestare di Mourinho?

“C’è sempre stato un lavoro di squadra che ha tenuto conto della mia opinione, di quelle dello scouting, del tecnico e ovviamente della proprietà. Non sempre è possibile acquistare tutto ciò che si vorrebbe: a causa dei paletti Uefa oggi non possiamo individuare un giocatore ideale, andare dalla proprietà e chiedergli di fare un ulteriore sforzo. Non possono dire che abbiamo tutti i calciatori che sognavamo, ma abbiamo tutti quelli che ci servono per i nostri obiettivi e che è stato possibile prendere. Perché viviamo nel mondo reale, non in quello fatto solo di desideri”.

Che effetto le fa allora sentire Mourinho parlare di mercatino?

“La stampa e gli operatori di mercato hanno dato alla Roma voti altissimi per le operazioni concluse. Io ringrazio Mourinho perché molti giocatori hanno visto in lui un motivo importante per scegliere la Roma. Il suo appoggio e la sua popolarità sono stati fondamentali. Siamo tutti consapevoli che con il tecnico che abbiamo, la rosa che abbiamo e le strutture a disposizione, dobbiamo fare molto meglio nella seconda parte di stagione”.

A carte scoperte: l’obiettivo della Roma quindi è la zona Champions?

“Sì, sappiamo che la concorrenza è grande, ma non ci manca nulla per competere fino alla fine per questo traguardo. Sapendo che spesso tutto si decide per uno o due punti in più o in meno”.

Passiamo all’attualità: il caso Karsdorp.

“Dopo la partita col Sassuolo e le prole di Mourinho, il giocatore a livello disciplinare ha commesso una grave scorrettezza non presentandosi all’allenamento e rifiutando di partecipare alla tournée in Giappone. Abbiamo evitato altre polemiche cercando di lavorare internamente e con l’entourage del giocatore. Ricky è tornato, si è allenato e ha giocato. Purtroppo in questa settimana qualcuno ha voluto fare il fenomeno, bruciando un po’ il lavoro che era stato fatto”.

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