Nella prima settimana di luglio la Roma di Mourinho inizierà il raduno in vista della prossima stagione. Ecco come si sta preparando
(La Gazzetta dello Sport – Chiara Zucchelli) – Chiudere l’anno con tutta la squadra a disposizione, anche se poi Mkhitaryan ha alzato bandiera bianca a Tirana dopo un solo quarto d’ora. Avere il 30% in meno di infortuni e avere, soprattutto, uno staff che ha la completa fiducia dei giocatori.
Era questo uno dei primi obiettivi della coppia Pinto-Mourinho e il rendimento fisico della Roma dimostra che è stato centrato in pieno. Per questo la Roma ha messo a punto un piano vacanze molto dettagliato che una parola chiave: prevenzione.
Alla società e all’allenatore non interessa troppo che i giocatori arrivino in forma il giorno del raduno. Interessa che non arrivino con troppi chili in più e siano riposati. Per questo il programma è stato diviso in tre fasi: riposo, allenamento, di nuovo riposo.
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Per la prima fase. La stagione della Roma è stata lunga, con 55 partite ufficiali, e Mourinho sa perfettamente come i giocatori abbiano dato tutto, in particolare i nazionali che in alcuni casi hanno sfiorato o superato le 60 gare. Ecco perché a tutti è stato raccomandato di riposarsi, rilassarsi, divertirsi.
Il programma dura dieci giorni e prevede il richiamo di alcuni aspetti non legati al condizionamento, ma al mantenimento. Il piano elaborato dal preparatore atletico Rapetti è molto semplice e prevede l’alternanza di un giorno di lavoro a bassa intensità a uno di potenziamento funzionale, che ha sempre come obiettivo la prevenzione.
Poco prima del raduno si entra nella terza fase. Ai calciatori è stato chiesto di staccare completamente nei due giorni precedenti la convocazione per non alterare le valutazioni che si fanno il primo giorno: se non stacchi, in sintesi, troverai dati alterati anche a livello ematico.