Da Spinazzola a Vina, gli esterni creano poco. Caccia ai sostituti, se si fa cassa con Bove, Kluivert e Reynolds.
(La Gazzetta dello Sport – Massimo Cecchini) – La Roma, alla lice del rendimento che viene proposto dagli esterni di fasce, si capisce che forse ci sia qualcosa che non vada. José Mourinho scopre di avere 5 esterni, fra destra e sinistra, che finora hanno prodotto in stagione, tutti insieme, la miseria di un assist e zero reti.
Spinazzola non è ancora uscito fuori totalmente dal tunnel generale della rottura del tendine d’Achille. Gli “stop and go” lo hanno tormentato; adesso accusa anche qualche problema al momento di calciare. Zalewski sembra essere un po’ in crisi di rigetto nell’assimilazione del suo nuovo ruolo di esterno. Non è un caso che al Mondiale, partito titolare, sia stato sostituito alla fine del primo tempo del primo match e non si sia più visto.
Discorso diverso per Celik, che ha caratteristiche più difensive e che quindi si ritrova meno a suo agio in fase di spinta. Chi invece avrebbe le qualità per farlo in modo decoroso è Karsdorp, il caso delle ultime settimane. L’olandese è rimasto anche ai box per un problema al ginocchio, ma anche quando ha giocato non ha inciso. Resta infine Matias Vina. Paradossalmente, nonostante abbia salutato il Mondiale solo ieri col suo Uruguay, nella Roma è stato di gran lunga il meno impiegato.
Qualora Karsdorp fosse venduto, i sussurri di mercato vedono la Roma a caccia di sostituti. E se Bereszynski delle Sampdoria è anche lui poco prolifico in attacco, l’altro candidato, Odriozola, pur avendo quattro anni di meno ha prodotto 9 reti e 27 assist.