La partita tra Inter e Roma sembra quasi più una sfida tra ex. In entrambi i club militano giocatori che prima giocavano da una sponda e ora sono nell’altra.
Sabato 1 ottobre, si disputerà il match tra Inter e Roma a San Siro. Negli ultimi anni le due squadre hanno operato molto sul mercato e ciò ha portato le 2 formazioni ad avere dei giocatori che hanno militato in entrambi i club. In questa partita però ci potrebbe essere anche un assaggio di derby, vista anche l’innumerevole quantità di ex Lazio o ex Milan. Andiamo a scoprire chi sono.
Gli allenatori
Da una parte José Mourinho, dall’altra Simone Inzaghi. Il primo è una legenda a Milano e piano piano lo sta diventando anche a Roma. Per lo Special One sfidare l’Inter non sarà mai semplice. Nelle menti dei tifosi nerazzurri ci sarà sempre il ricordo di quello storico Triplete vinto nella stagione 2009-2010. A San Siro però Mourinho non ci sarà e potrà guardare l’incontro solo dalle tribune vista la squalifica nello scorso turno. Magari è solo un caso la sua espulsione, ma come abbiamo notato anche lo scorso anno, le 3 sconfitte su 3 contro i nerazzurri, hanno portato a galla i sentimenti del portoghese che a volte possono giocare dei brutti scherzi anche agli allenatori così vincenti e mai imprecisi nelle scelte tattiche.
Il secondo invece è un tecnico che ancora non ha fatto la storia dell’Inter. Anzi, ad oggi rischia di diventare l’Inzaghi più odiato della famiglia, Nonostante Pippo, ora allenatore della Reggina, abbia giocato con le maglie di Milan e Juventus e segnando anche parecchie volte nei derby. Simone lo scorso anno ha “lasciato” vincere lo Scudetto agli odiati cugini rossoneri e quest’anno la sua squadra ha perso nuovamente l’andata contro il Milan. Poco importa se i successi in Coppa Italia e in Supercoppa siano arrivati contro la Juventus, nel momento del bisogno l’ex Lazio non ha tenuto botta. Per Inzaghi anche un passato alla Lazio, il che significa giocare un derby contro la Roma, oltre che la partita decisiva per salvare la sua panchina.
Gli ex della gara
Gli ex di Inter-Roma sono sostanzialmente 3, Edin Dzeko, Henrikh Mkhitaryan e Nicolò Zaniolo. Il primo è passato a Milano l’anno scorso, segnando anche 2 gol ai giallorossi tra campionato e Coppa Italia. Per i tifosi della Roma rimarrà sempre l’attaccante della semifinale di Champions League oltre che il terzo marcatore più prolifico della storia del club. Il bosniaco nella Capitale ha passato 6 anni bellissimi e sabato giocherà titolare e il suo obiettivo come in ogni gara sarà il gol.
L’armeno invece è stato uno dei giocatori più apprezzati, per la professionalità e per l’impegno dimostrato nei suoi 3 anni in giallorosso. Nonostante l’anno scorso sia stato al centro del gioco di Mourinho, in estate ha preferito andarsi a giocare quello che sarà il suo ultimo anno in Champions League della sua carriera, scelta che è stata compresa a metà dai tifosi. Dell’ex Borussia Dortmund resterà vivo il ricordo dei suoi festeggiamenti dopo la Conference League vinta.
Il terzo infine, ha indossato i colori nerazzurri solo in Primavera. Già all’epoca si parlava benissimo del classe 1999, ma nessuno gli aveva mai offerto una chance. Poi ecco arrivare la Roma, che nella trattativa che portò Radja Nainggolan a Milano, l’attuale Ds del Siviglia, Monchi, volle a tutti i costi Zaniolo. Tra le critiche di chi era esterrefatto dalla trattativa, il ragazzo piano piano è uscito fuori anche grazie alla guida di Eusebio Di Francesco che lo lanciò per la prima volta al Bernabeu contro il Real Madrid. Al ragazzo poi ne sono successe tante, ma rimane comunque uno degli idoli della curva giallorossa.
I quasi ex
Oltre agli ex veri e propri, nella Roma militano 2 giocatori che sarebbero potuti diventare dell’Inter, ma che per errori di valutazione o per scelte societarie ora sono protagonisti nella Capitale. Il primo è Leonardo Spinazzola e qualche sessione invernale fa era ad una firma dal diventare un nuovo giocatore nerazzurro. Era tutto fatto. Paulo Fonseca aveva scelto Matteo Politano e il tecnico portoghese era d’accordo a lasciar partire il terzino ex Juventus. L’affare era già delineato, con le foto di rito con le rispettive sciarpe all’aeroporto già scattate. Poi l’improvviso dietrofront di Giuseppe Marotta. Lo scambio era saltato e mentre Politano si apprestava a tornare a Milano con il broncio, Spinazzola faceva rientro a Roma con un sorriso a 32 denti. L’esterno 29enne cambiò passo e diventò il giocatore che noi tutti conosciamo, anzi conoscevamo prima del tremendo infortunio in Nazionale.
Il secondo giocatore è Paulo Dybala. La Joya adesso fa faville con la maglia della Roma, ma come tutti sanno a metà luglio sarebbe dovuto diventare un nuovo rinforzo per la rosa di Inzaghi. Poi anche qua la solita fase di stallo, con il giocatore sempre più preoccupato dai mancati segnali positivi arrivati da parte di Marotta. Alla fine andrà che i nerazzurri sceglieranno Romelu Lukaku e l’ex Juventus si “accontenterà” della Roma, con la tifoseria che dal primo momento l’ha trattato come se fosse una Superstar. Lui visibilmente emozionato sta dimostrando in campo il suo valore e sabato avrà sicuramente voglia di riscatto.
I rispettivi derby
Infine abbiamo il discorso del derby, per ogni squadra la partita più importante dell’anno. Quello tra Roma e Lazio è uno tra i più sentiti d’Italia e anche quando un giocatore abbandona una delle due formazioni romane gli resta impressa la rivalità. Anche quello tra Milan ed Inter è abbastanza acceso e sia tra le file giallorosse che in quelle nerazzurre, giocano rispettivamente degli ex rossoneri e degli ex biancocelesti. Nella Roma abbiamo Bryan Cristante e Stephan El Shaarawy. Il centrocampista 27enne ha militato a Milanello dal 2009 al 2014, esordendo in Prima Squadra e venendo cresciuto come un ragazzo che sarebbe potuto essere il perno futuro del club. Poi si è un po’ perso prima di ritrovare la retta via all’Atalanta dove Gasperini lo ha rilanciato.
L’ala di Savona invece è stato uno dei beniamini dei tifosi milanisti. Anche se ha giocato al Milan solo 4 anni, i gol che faceva a quell’età non potevano essere casuali. Ha formato una coppia d’attacco strabiliante insieme a Mario Balotelli, prima di lasciare l’Italia e volare al Monaco. La Roma nel 2016 lo ha prelevato dalla Ligue 1 dove aveva giocato poco e niente. I giallorossi lo hanno riportato in auge risvegliando le sue qualità. Adesso Mourinho lo utilizza come riserva di lusso, ma ogni volta che entra è pronto a colpire.
Passando ai nerazzurri, di ex Lazio ce ne sono 3. Dall’arrivo di Inzaghi, il tecnico di Piacenza ha cercato di portare a Milano tutti i suoi pupilli che negli anni gli hanno fatto togliere parecchie soddisfazioni. In rosa era già presente Stefan de Vrij, fortissimo difensore olandese che ultimamente sta lasciando un po’ a desiderare. L’anno scorso il tecnico ha voluto a tutti i costi anche Joaquin Correa, che ha ampiamente deluso. Pagato circa 30 milioni di euro, fino ad ora è risultato essere niente più di un sostituto di qualità. Infine quest’anno è arrivato Francesco Acerbi. In lotta con i tifosi biancocelesti e fuori dal progetto di Sarri, il difensore ex Milan sta giocando da titolare e sta offrendo delle prestazioni più che sufficienti. Di certo però, non era il difensore che si aspettavano i tifosi come ultimo botto di calciomercato.