La stagione del difensore è stata finora ottima che adesso dovrà attivare l’opzione rinnovo. Periodo negativo per il centravanti.
(Corriere dello Sport – Chiara Zucchelli) – I pensieri del difensore centrale non riguardano il campo, ma il contratto. In questa stagione Smalling ha giocato 21 partite, segnando anche 3 gol e il suo rendimento è stato di altissimo livello. Qualche sbavatura c’è stata ma nel complesso, a 33 anni, Smalling ha dimostrato di essere un giocatore forte e integro.
Il suo contratto scade a giugno, se raggiungerà il 50% delle presenze complessive avrà diritto a prolungarlo per un’altra stagione, allo stesso stipendio attuale, e sembra orientato ad esercitarlo. Prenderà una decisione solo nelle prossime settimane.
Non ha di questi pensieri Tammy Abraham. Nonostante in Inghilterra scrivano un giorni si e l’altro pure dell’interesse dell’Aston Villa l’attaccante è concentrato solo sulla Roma. Tammy sta bene fisicamente, il problema è nella testa: il nove inglese, negli ultimi mesi, è apparso un lontano parente di quel giocatore che, un anno fa, in poco tempo aveva conquistato tutti i romanisti.
Ha giocato 20 partite segnando 4 gol, uno in più di Smalling che, però, fa il difensore. La società e Mou, nonostante tutto, lo aspettano. Un po’ perché le alternative, finora, non sono state all’altezza e un po’ perché c’è la reale convinzione che Tammy possa essere la soluzione. E non il problema.